Cosa sono gli UGC: quando i tuoi Clienti diventano i tuoi Creatori
Hai mai visto una foto spontanea di un cliente che utilizza il tuo prodotto e hai pensato: “Questo parla più di una campagna costosa”? Bene: è proprio in quel momento che entriamo nel mondo degli UGC. Nel presente articolo esploreremo in modo chiaro e professionale cosa sono gli UGC, perché si differenziano dagli influencer e in quali casi possono essere persino più efficaci.
Cosa sono gli UGC
Iniziamo dalle fondamenta: cosa sono gli UGC? Il termine UGC (User-Generated Content) indica quegli elementi — immagini, video, testo, recensioni — creati dagli utenti, dai clienti reali, e non dai brand o da professionisti del marketing. (Fonte: HootSuite)
Per esempio, una story Instagram in cui un cliente tagga il tuo brand dopo aver usato un prodotto, oppure una recensione pubblicata spontaneamente: sono tutti casi di UGC.
La forza degli UGC risiede nella loro autenticità: il messaggio non proviene dal “dietro le quinte” aziendale, ma da qualcuno che ha vissuto l’esperienza come utente.
Gli UGC possono presentarsi in vari formati:
-
Recensioni/testimonianze scritte
-
Foto o immagini condivise dagli utenti
-
Video (unboxing, utilizzo prodotto)
-
Post social taggati o con hashtag brandizzati
-
Contenuti generati spontaneamente oppure selezionati dai brand per essere rilanciati
Ma attenzione: gli UGC creator non devono essere necessariamente clienti “reali”: possono essere anche micro creator ingaggiabili nelle vesti di persone comuni che rappresentano perfettamente il tuo pubblico ideale. Il loro valore sta nella spontaneità, nella capacità di raccontare il prodotto da un punto di vista autentico e vicino a quello di un cliente reale.
Perché sono diversi dagli influencer?
Ora che abbiamo chiarito cosa sono gli UGC, vediamo perché si differenziano dagli influencer — e no, non sono semplicemente una variante più “economica”.
Creatore vs utente
Con gli UGC, il contenuto è generato da un utente finale o da un creator minore e più di nicchia. Invece l’influencer è un creator con un seguito significativo che viene ingaggiato specificamente per promuovere un brand o un prodotto.
In altre parole: gli UGC nascono “dalla comunità”, mentre gli influencer vengono “ingaggiati” dal brand.
Percezione di autenticità e controllo
Quando un brand pubblica un contenuto generato da un influencer, il pubblico è cosciente che si tratti di una collaborazione. Con gli UGC, la percezione è: “questo è reale, lo ha usato un altro cliente come me”.
I brand che incoraggiano UGC guadagnano autenticità, riducono la distanza tra marchio e cliente. (Fonte: American Marketing Association)
In quali casi gli UGC possono essere più efficaci degli influencer
Una delle domande chiave è: gli UGC possono davvero superare gli influencer? Sì — e vediamo perché.
Autenticità e fiducia superiore
Gli studi mostrano che il pubblico tende a fidarsi di più di contenuti che ritiene “veri” e “spontanei”. Il valore percepito di un UGC è spesso superiore a quello di un post sponsorizzato da un influencer. (Fonte: TrueLoyal)
Questo significa che quando il tuo cliente diventa creatore, stai sfruttando quella fiducia di pari-a-pari, non quella mediata.
Costi e scalabilità
I contenuti UGC possono essere generati in modo organico oppure pagando direttamente il content creator in questione, senza i budget elevati che invece richiedono gli influencer più affermati. Questo li rende più scalabili e accessibili soprattutto a brand che vogliono massimizzare efficienza e ROI.
Maggiore coinvolgimento e social proof
Quando un utente vede un suo pari parlare positivamente di un prodotto o servizio, la leva emozionale è potente: “se l’ha fatto lui/lei, lo posso fare anch’io”. Questo genera social proof, che è un driver decisivo nelle decisioni di acquisto.
In alcuni casi, magari un influente post-influencer ha grande visibilità, ma un UGC autentico può avere un tasso di conversione più alto per target specifici.
Ecco alcuni dei nostri casi di studio
Quando i clienti diventano la voce del brand: il caso Move Your Business di Giancarlo Cherubini
In un’epoca in cui le persone si fidano più delle esperienze reali che delle promesse pubblicitarie, la prova sociale (social proof) è diventata una delle leve più potenti per comunicare autorevolezza e fiducia.
Il caso di Move Your Business, il servizio ideato da Giancarlo Cherubini per aiutare gli imprenditori a imparare a delegare in modo efficace, ne è la dimostrazione più concreta.
Creabit ha affiancato Move Your Business nella definizione di una strategia UGC (User Generated Content) mirata a raccogliere e valorizzare le video testimonianze dei clienti soddisfatti.
Imprenditori reali, con aziende e percorsi diversi, hanno raccontato in prima persona come il metodo Cherubini abbia trasformato la loro gestione aziendale: più chiarezza nei ruoli, più delega, più tempo libero, più risultati.
Queste video-recensioni, girate in modo autentico e spontaneo, sono diventate contenuti chiave del posizionamento di Move Your Business:
-
utilizzate come elementi di social proof nelle landing page dedicate ai corsi e ai percorsi formativi;
-
pubblicate sui canali social per creare una connessione diretta e credibile con potenziali nuovi clienti;
-
riadattate in short form per Reels e stories, mantenendo un tono umano, vicino, realistico.
Quando i micro-influencer fanno la differenza: il caso studio “Elf on the Shelf” di CreativaMente
La campagna “Elf on the Shelf” ha coinvolto quattro creator con community reali e coerenti con i valori del brand: Papathumber, Tatiana Sesini, Claudia Cecere e Federica Braidotti.
L’obiettivo era semplice ma ambizioso: generare traffico qualificato (redirect) e aumentare la brand awareness attraverso contenuti autentici, creati da persone che rispecchiano il target di CreativaMente.
Vuoi avere dati più precisi? Prenota subito una consulenza gratuita!
Con un investimento complessivo di 9.200 €, la campagna ha generato quasi 9.000 redirect verso le pagine prodotto, con un costo medio per redirect di appena 1,03 € e ben 150k di copertura.
Un risultato sorprendente, soprattutto se confrontato con il costo medio per click delle campagne paid su Meta o Google, che si attesta tra € 1,50 e € 3,00.
Questo caso studio di CreativaMente evidenzia che quando i clienti/creator diventano ambasciatori autentici e motivati, i risultati possono essere molto superiori rispetto a campagne con creator scelti solo per numeri. Il brand ha dimostrato che con un budget moderato (< 10 k €) è possibile generare quasi 9.000 redirect, grazie ad una combinazione di creatori selezionati, azione tracciabile e monitoraggio efficace.
Quando l’influencer incontra l’UGC: il caso Royal Mood
Nel panorama del marketing digitale oggi, la visibilità non basta da sola: serve credibilità, autenticità e contenuti che parlino come «una persona come me». Per il brand Royal Mood — borse artigianali italiane in vera pelle — abbiamo ideato una strategia ibrida che unisce visibilità strutturata e contenuto spontaneo, usando un’influencer e allo stesso tempo stimolando la produzione di UGC per potenziare la relazione con la community.
Royal Mood ha attivato due leve principali:
-
Un’influencer con seguito consolidato: Brigida Abbruzzese (115 k follower) ha promosso il brand attraverso un Reel Instagram, mostrando la/le borsa/e e generando un’alta visibilità.
-
Contemporaneamente, è stata promossa una strategia UGC: una semplice micro-creator hanno mostrato il prodotto — borse e varianti — nei loro contesti reali, con reel o post spontanei.
Le due leve si sono unite per raccontare la qualità artigianale, lo stile italiano e il valore del prodotto Royal Mood da due punti di vista: il visibile (influencer) e il reale/spontaneo (UGC).
I risultati visibili
-
Il contenuto con maggiore visualizzazioni è risultato quello dell’influencer, confermando che la visibilità è molto elevata quando si sfrutta un nome noto.
-
In parallelo, i contenuti UGC hanno arricchito la campagna con autenticità, varietà di contesti d’uso e storytelling “cliente reale”, elementi che spesso potenziano l’engagement e la fiducia.
-
Il brand ha così potuto combinare: ampia reach + contenuti autentici.
I reel con più visual, rispettivamente: Influencer e UGC.
E se il nostro prossimo caso di studio fosse la tua azienda?
Vuoi diventare il prossimo caso di successo UGC firmato Creabit?
Oggi le aziende che sanno raccontarsi attraverso la voce dei propri clienti ottengono risultati più autentici, concreti e duraturi. Per questo noi di Creabit offriamo la possibilità di sviluppare una strategia UGC personalizzata, pensata per trasformare la tua community in una vera risorsa creativa: persone reali, contenuti spontanei, risultati misurabili. Dalla selezione dei creator al riutilizzo dei contenuti migliori, ti accompagniamo in ogni fase del percorso, con un approccio che unisce dati, creatività e storytelling.
💡 Prenota ora una consulenza gratuita e scopri come il tuo brand può diventare il protagonista del prossimo caso studio Creabit: autentico, coinvolgente e di successo.
Vuoi diventare il prossimo caso di successo UGC firmato Creabit?
Oggi le aziende che sanno raccontarsi attraverso la voce dei propri clienti ottengono risultati più autentici, concreti e duraturi. Per questo noi di Creabit offriamo la possibilità di sviluppare una strategia UGC personalizzata, pensata per trasformare la tua community in una vera risorsa creativa: persone reali, contenuti spontanei, risultati misurabili. Dalla selezione dei creator al riutilizzo dei contenuti migliori, ti accompagniamo in ogni fase del percorso, con un approccio che unisce dati, creatività e storytelling.
💡 Prenota ora una consulenza gratuita e scopri come il tuo brand può diventare il protagonista del prossimo caso studio Creabit: autentico, coinvolgente e di successo.





nostro magazine riservato esclusivamente a tutti i nostri Partner.